Tutti conoscono l'espressione per fare qualcosa "tranquillamente" - cioè, impercettibilmente, in segreto da tutti. Ma poche persone sanno cosa sono le morva e come è apparsa questa espressione.
La parola "muva" ci è venuta dall'Italia - lì "tsappa" è chiamata pala per il movimento terra. Con il loro aiuto venivano scavati fossi o tunnel per avvicinarsi a fortezze, città o castelli e prenderli d'assalto. In russo, la parola "glanders" ha iniziato a denotare il metodo stesso di aprire le trincee, di cui ce ne sono due.
Il primo metodo è "morva volante". Hanno scavato dalla superficie della terra sotto la copertura di un terrapieno protettivo da botti e sacchi - sono stati preparati in anticipo. Ma il secondo metodo era chiamato "flap" o "muva tranquilla": scavavano proprio dal fondo del fossato, senza andare in superficie.
Questo è stato fatto, ovviamente, per rimanere inosservato - lentamente e segretamente, di nascosto. Pertanto, anche ora, l'espressione "agire di nascosto" significa "penetrare lentamente e impercettibilmente da qualche parte", o (versione più figurativa) "fare qualcosa in silenzio e inosservato dagli altri". (Ad esempio, "Ha cominciato a tagliare silenziosamente la foresta per la legna da ardere, mentre nessuno vede" o "Ha deciso di cercare la sua posizione in silenzio - lentamente ma sicuramente").
Va notato che inizialmente c'erano delle azioni negative in mente: intrighi, intrighi alle spalle e altre "attività sovversive". Ma ora a questa frase non sempre viene data una connotazione negativa.
A proposito, nel tempo, le bombe a polvere iniziarono a essere piantate nella morva, sotto le pareti degli edifici assediati. Questa attività pericolosa e responsabile richiedeva specialisti. È così che è nata un'altra parola ben nota: "genitore", "colui che lavora nella morva".
Nel corso del tempo, l'espressione "muva tranquilla" si è trasformata in "muva tranquilla" (presumibilmente derivava dal nome del naso che cola del cavallo) o addirittura "morva tranquilla". Voglio dire, una persona che è così appassionata del suo lavoro che, impercettibilmente per se stessa, russa silenziosamente dallo zelo. Ma i dizionari non riconoscono questa unità fraseologica appena formata e questa versione è considerata esclusivamente colloquiale.