Anche gli antichi dicevano che nemmeno il tempo ha potere sulle piramidi. Sono sopravvissute, infatti, le grandiose strutture, costruite con blocchi di pietra accuratamente lavorati e accostati. Fino ad ora, tra i ricercatori, le controversie su come furono costruite le piramidi e sul motivo per cui gli egiziani ne avevano bisogno non si placano.
Secondo la versione più comune, le piramidi egizie rappresentano i luoghi di sepoltura dei faraoni. Furono costruiti per perpetuare i nomi dei sovrani egiziani e garantire loro l'immortalità. Diverse dozzine di piramidi sono note sul territorio dell'Egitto moderno. La maggior parte di loro sono in buone condizioni, suscitando invariabilmente l'ammirazione dei turisti.
La struttura gigantesca più famosa è considerata la piramide di Cheope, situata a Giza. I ricercatori ritengono che sia stato costruito più di quattromila anni fa. Negli scritti dell'antico storico greco Erodoto, c'è un'indicazione che la costruzione della piramide di Cheope richiese diversi decenni e più di diecimila persone lavorarono alla costruzione.
Il fatto che l'altezza della piramide di Cheope sia 140 m, e la lunghezza di ciascun lato della base sia 230 m, testimonia quanto siano grandiose le strutture delle piramidi: esiste un sistema di stanze e passaggi all'interno della struttura. La camera principale è una camera funeraria, di dimensioni paragonabili a una piccola casa.
Quando il faraone morì, il suo corpo fu trattato in modo speciale, trasformandosi in una mummia. Nella stanza in cui era posto il corpo mummificato del sovrano, venivano deposti oggetti senza i quali sarebbe stato difficile per lui gestirlo nell'aldilà. Nelle camere funerarie delle piramidi, i ricercatori hanno trovato abiti decorati, gioielli, armi e oggetti per la casa. Questi risultati indicano che le piramidi furono originariamente costruite come tombe.
Fino ad ora, scienziati e ingegneri non hanno raggiunto un consenso su come gli egiziani costruirono le piramidi. Per erigere strutture così colossali, che includono un numero enorme di pesanti blocchi di pietra, erano necessari speciali dispositivi di sollevamento. Probabilmente si usavano funi, assi di legno e rulli, oltre a un ingegnoso sistema di blocchi che permetteva di sollevare i blocchi ad un'altezza considerevole.
È ovvio che gli egizi compensavano l'imperfezione dell'antica tecnologia utilizzando il lavoro di molti lavoratori forzati. Apparentemente, la pietra per le piramidi è stata estratta nelle immediate vicinanze del cantiere, meno spesso è stata consegnata lungo il Nilo da luoghi remoti su chiatte speciali.
I ricercatori sono sorpresi dalla qualità e dall'accuratezza dell'accoppiamento di blocchi massicci l'uno con l'altro, il che indica un'elevata tecnica di lavorazione della pietra. Sfortunatamente, le informazioni esatte sulle tecnologie di costruzione delle piramidi non sono sopravvissute fino ad oggi. I giganti di pietra che torreggiano nel deserto custodiscono in modo affidabile i segreti degli antichi costruttori.