Chi è Un Fatalista?

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Chi è Un Fatalista?
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Anonim

La fede dell'uomo nei poteri superiori e in Dio è solitamente chiamata religiosità e fede nel destino e nella predeterminazione di tutto ciò che accade: fatalismo. Il fatalismo è una posizione ideologica e un'intera filosofia dell'essere, la cui essenza artisti, scrittori, filosofi hanno cercato di comprendere.

Chi è un fatalista?
Chi è un fatalista?

Il fatalismo, ovviamente, è una visione del mondo, presuppone la fiducia di una persona nell'inevitabilità degli eventi, la convinzione che il destino sia predeterminato dall'inizio e tutto ciò che accade è solo una manifestazione delle proprietà originariamente intrinseche, lo spazio in cui una persona esiste.

Il fatalismo è anche una visione filosofica, che, dal modo di interpretare la realtà oggettiva, può essere attribuita a scientifica e persino religiosa.

Fatum come definizione dell'essere

Tutte le manifestazioni di fatalismo sono correlate al sistema di autodeterminazione umana. A volte fatalismo significa pessimismo quotidiano, incertezza di una persona sull'esito positivo degli eventi, umore cupo. Tuttavia, la cosa principale è la sua comprensione filosofica, che ha avuto origine nei giorni dell'antichità. In esso, il destino è un processo creato collettivamente, ma allo stesso tempo già completato nel futuro, in cui ogni singola persona è solo un ingranaggio nel meccanismo del destino. Il fatalismo presuppone che il destino di un essere individuale sia solo una parte di un singolo sistema.

Il futuro è nel passato

Una persona che crede nell'inevitabilità del destino è chiamata fatalista. Una tale persona è sicura che tutti gli eventi sono predeterminati e inevitabili fin dall'inizio. Tale visione del mondo determina l'atteggiamento di una persona nei confronti dei problemi del suo sviluppo e dell'atteggiamento nei confronti della vita, la definizione del significato del suo essere. I fatalisti hanno la loro idea del flusso del tempo, questa è una percezione speciale che consente loro di rappresentare contemporaneamente il presente, il futuro e il passato, ma non come una corrente indivisibile, ma separatamente l'uno dall'altro. E l'atteggiamento del fatalista verso questi segmenti sarà diverso.

Per i fatalisti il passato è una tappa già compiuta, un'esperienza che può essere solo analizzata, rimane solo nella memoria e non influisce in alcun modo sul presente. Per il fatalista, il futuro è praticamente uguale al presente, poiché, in virtù delle sue convinzioni, crede che sia originariamente incorporato nell'universo e, quindi, esista in anticipo. Ma allo stesso tempo, il futuro è nascosto alla comprensione umana, una persona non può influenzare il futuro, ad eccezione dell'elemento della preveggenza, nessuna interazione è possibile, questa è la posizione del fatalista. Un vero fatalista può considerarlo in modi diversi, forse lo considererà suscettibile di influenza, ma ancora entro certi limiti, ma molto probabilmente tratterà l'esistenza come un processo immutabile di contemplazione, percepito esclusivamente dalla mente.

Nella società moderna, le opinioni dei fatalisti rimangono non riconosciute, non vengono prese sul serio. Ciò è dovuto principalmente alla credenza nella spontaneità dei processi, nel fatto che le possibilità della ricerca scientifica sono infinite.

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