Le proteste anti-governative in Siria sono iniziate nel 2011 e continuano ancora oggi. Nonostante il cessate il fuoco dichiarato nell'aprile 2012, continuano gli scontri tra le autorità e l'opposizione armata, con il bilancio delle vittime che ha già superato quota 12.000. Questa situazione non può che preoccupare le Nazioni Unite e l'Unione Europea, che stanno preparando una nuova bozza di risoluzione sulla Siria.
Nonostante l'annunciato cessate il fuoco, monitorato dagli osservatori delle Nazioni Unite, entrambe le parti in conflitto segnalano costantemente nuovi conflitti armati e vittime. La nuova bozza di risoluzione è progettata per porre fine alla sanguinosa guerra civile in Siria e trovare una soluzione pacifica al problema.
Il documento è stato preparato da Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia e Repubblica Federale Tedesca, in caso di inosservanza prevede sanzioni per il governo siriano e l'opposizione siriana. Le nuove sanzioni saranno approvate dai ministri degli Esteri dei 27 Paesi Ue in un incontro a Bruxelles.
Le sanzioni prevedono l'ampliamento dell'elenco delle persone giuridiche e delle persone fisiche in Siria, i cui beni in Europa sono congelati, ed è vietato l'ingresso nei Paesi dell'Unione Europea. Nel 16° pacchetto di sanzioni, approvato il 25 giugno 2012, l'elenco comprendeva 129 cittadini siriani e 49 società siriane.
Saranno inasprite anche le sanzioni economiche contro la Siria. Oltre all'attuale embargo sulle armi, si propone di vietare l'assicurazione della fornitura di armi alle società dell'Unione europea.
Qualche polemica è suscitata dalla proposta di Gran Bretagna, Francia, Germania e Stati Uniti di utilizzare l'articolo 7 della Carta delle Nazioni Unite per garantire che la Siria rispetti tutti i punti della risoluzione. Questo articolo consente ai paesi delle Nazioni Unite di condurre un intervento militare autorizzato in Siria. Il rappresentante del Regno Unito Mark Grant e l'ambasciatore degli Stati Uniti Susan Rice insistono sulla necessità di tale pressione sul governo siriano per indicare chiaramente che tutte le condizioni devono essere soddisfatte.
Russia e Cina si oppongono al ricorso all'articolo 7 della Carta, i rappresentanti di questi paesi hanno immediatamente annunciato che avrebbero bloccato tale risoluzione. Non c'era alcuna spiegazione ufficiale per questa decisione.
Attualmente, i membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite stanno sviluppando un piano per creare un governo ad interim in Siria, in futuro questo piano dovrebbe portare a un dialogo nazionale, alla partecipazione delle persone alle riforme ed elezioni giuste ed eque.
